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sabato 27 giugno 2015

Storia horror di una notte di inizio estate

È un tranquillo sabato sera a New Cross Road. Una giovane fringuella, figa come poche, con addosso una parrucca fucsia, si appresta ad entrare in casa. La coppia di coinquilini che vive con lei è uscita, quindi la casa è vuota e silenziosa.
Tolta la parrucca appiccicosa, che le aveva dato non poco prurito per tutto il giorno, la nostra giovane protagonista (che per l'occasione chiameremo Jessegah) decise di farsi una bella doccia rinfrescante, un toccasana dopo la calda giornata estiva appena trascorsa in un bagno di folla e muri di persone.
Approfittando della solitudine, Jessegah mette Katy Perry a tutto volume (diciamo che lo fa anche quando c'è gente in casa), e si perde in una doccia rigenerante prima di mettersi il pigiamino di Barbie, con la testa già proiettata al letto e alla sveglia, che domani suonerà pur essendo domenica.
Con Katy che canta, Jessegah uscì dalla doccia con un gesto teatrale degno dei migliori musical, si mise l'accappatoio, si diede uno sguardo allo specchio e...
 ORRORE E SGOMENTO.
No, non per l'immagine della sua faccia riflessa allo specchio. Cioè, quella fa sempre spavento, ma dopo 25 anni Jessegah si era ben abituata a cotanto orrore.
Quello che vide allo specchio fu qualcosa che le camminava sul collo. Sulle prime pensò che si trattasse di un insignificante insetto, ma visto il suo terrore per qualunque animaletto dalle sei/otto/mille zampette, cercò di scrollarsi di dosso quella bestiaccia come se si trattasse di un scorpione giallo israeliano. Dopo essersi guardata un po' attorno, per capire che bestia feroce l'avesse attaccata, diede uno sguardo dentro al lavandino e si accorse che quello era il ragno più grosso che avesse mai visto.
Panico.
Il suo primo pensiero fu "CAZZO QUELLA ROBA ERA SUL MIO COLLO"
Il secondo fu "CAZZO GLI DEVO FARE UNA FOTO DA MANDARE A SERENA"
Il terzo fu "CAZZO STA RISALENDO IL LAVANDINO DEVO FARE QUALCOSA MA NON HO NIENTE IN BAGNO PER SCHIACCIARLO E SONO TROPPO TERRORIZZATA PER UCCIDERLO"
Dopo aver urlato per pochi secondi, che in realtà le sembrarono i più lunghi della sua vita, prese una decisione: affoghiamolo.
Secondo voi quanto ci impiega un ragno gigantesco ad affogare? Jessegah, pensava pochi secondi. Invece dopo aver lasciato l'acqua scorrere abbastanza a lungo per crederlo morto, ECCOLO LI'. Vivo e vegeto che cercava ancora di risalire il lavandino. In preda al panico, Jessegah aprì di nuovo il lavandino, girando al massimo la manopola dell'acqua fredda. Questa volta però, dopo aver meditato a lungo sul fatto che magari i ragni possano anche respirare sott'acqua (scusatela, scienze non è mai stata la sua materia preferita a scuola), ebbe un lampo di genio. Corse in cucina e, non essendo sicura che il ragno sarebbe morto affogato e non sapendo cosa fare del cadavere nell'eventualità che davvero fosse deceduto, prese un bicchiere e ce lo schiaffò sopra.
Il coraggio della nostra Jessegah è da ammirare. Questa storia sarebbe potuta andare molto peggio, e di cadaveri ce ne sarebbero potuti essere due. Meditate, gente. Meditate.
Fine


Sì, Jessegah sono io.
Sì, ho passato il quarto d'ora peggiore della mia vita.
Sì, sono grande e grossa e non ho il coraggio di uccidere una robina mille volte più piccola
Sì, mi dichiaro forte e indipendente e muoio di paura per un ragno.
Sì, sticazzi eh.

Voi non potete capire. 

Quando c'è un ragno, o un insetto qualunque, e io sono a casa in Italia, urlo finchè qualcuno - che notoriamente è mio fratello - entra in camera mia e lo ammazza. Se in casa non c'è nessuno, lascio il campo di battaglia all'insetto, chiudo la porta e me ne scappo in un'altra stanza, finchè non torna qualcuno disposto a farlo fuori.
Sono così terrorizzata che non ho nemmeno il coraggio di schiacciarli.

Provate a pensare ad una povera ragazza, intenta a cantare e pensare ai cazzi suoi, che si ritrova quello che per lei è una vedova nera, sul collo, ed è completamente da sola a casa.
Capite perchè dico che ho bisogno di un uomo? Mica voglio sposarmi e mettere su famiglia, NO. Io voglio solo qualcuno che ammazzi gli insetti per me e, abbracciandomi e accarezzandomi i capelli, come nei migliori finali dei film horror, mi dica "shh, è tutto finito ora".
CHIEDO FORSE TROPPO?

In tutto questo, mi laverò i denti in cucina stasera, perchè il lavandino del bagno è in queste condizioni

Vedete quanto è gigantesco? VEDETE? 
(nella foto qui sotto è mentre cercavo di affogarlo)

Dopo aver mandato un messaggio ai coinquilini, scusandomi per il disagio lasciato nel lavandino, mi chiedo con che coraggio andrò anche solo oltre la porta di camera mia. 
Pregate per me.
E buonanotte. 

2 commenti:

  1. Però sei già migliorata, ricorderò per sempre quella famosa serata di maggio a casa tua in cui ti ho salvata da un'innocua farfallina.

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