london bridge

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sabato 21 marzo 2015

Tatuaggi e suicidi AKA un acidissimo parere non richiesto sugli uomini tatuati

Sono sicura che se voi chiedeste a uno qualsiasi dei miei amici:
"Che tipo di uomo piace alla Roscia?"
questi vi risponderebbero, senza ombra di dubbio

  • Tatuato
  • Barbuto
  • Pelato
  • Rosso
Esattamente in quest'ordine. Beh, oddio, non saprei se "solo barbuto" sia meglio di "solo tatuato", fatto sta che questa è la combo perfetta.

Con questo post però vorrei sfatare un mito:

NON È VERO CHE TUTTI GLI UOMINI TATUATI SONO BELLI

Almeno, per me.
Ecco, vorrei precisare che tutto quello che dirò in seguito, riguarda un concetto di bellezza soggettiva. Non prendetevela a male se vi sentite offesi dalle mie parole. Perchè io lo so già. Dico quello che penso, come sempre, e mi piovono addosso una carrellata di commenti del tipo "ma sarai bella te/ ma guardati te/ ma chi sei per decidere cosa è bello?/ sei la solita nazista" e stronzate di questo tipo.
QUINDI, cari lettori (che poi, perchè mi scomodo tanto che siete sempre due gatti a leggere il mio blog? A questo proposito saluto i miei fidati lettori: Giudi, Laura, Cla e Ele... su voi quattro posso sempre sperare!) dicevo... cari lettori, non ve la prendete a male se vi offendo in qualche modo. In fondo, mi hanno sempre detto che sono bravissima ad offendere le persone, volontariamente o meno, modestamente.


Vorrei stilare una personalissima classifica. 
Perchè?
Perchè sì. Sono due giorni che sono a casa con la febbre e in qualche modo devo far passare la noia. 
E perchè sì. Da quando i tatuaggi vanno di moda, tutti gli uomini che si fanno almeno un tatuaggio si sentono dei figaccioni della madonna, specialmente quando ci sono donne - come la sottoscritta - che vanno in giro a urlare ai quattro venti quanto amino gli uomini tatuati.

Perchè, capiteammé, ci sono uomini tatuati
(sia sempre lode a Travis Barker, alla sua mamma che l'ha fatto così bello e al suo tatuatore che ci ha messo del suo)

E uomini esseri tatuati

Capirete anche voi che la differenza è LAMPANTE. 
E capirete benissimo quale dei due sia l'amore della mia vita da quando avevo 12 anni, mentre l'altro è solo un cretino che prenderei a badilate sui denti.

Bando alle ciance, ciancio alle bande.

Ho pensato a lungo al nome da dare a questa classifica.

"Tatuaggi più brutti della storia"
Nah, con questa premessa dovrei aver visto tutti i tatuaggi da quelli di Gesù Cristo fino ai più recenti, troppa ricerca, nun ciò sbatti.

"I tatuaggi che un uomo non dovrebbe mai avere"
Nah, poi passo per nazista, chi sono io per dire ad un uomo cosa tatuarsi?

"I tatuaggi che rendono brutto un uomo"
Nah, ci sono rare, rarissime volte, in cui sotto quegli orrendi tatuaggi si nasconde un uomo bellissimo.

Finchè, l'illuminazione. 
Visto che tanto se non sono volgare, non sono io, penso di aver trovato il titolo giusto:

I tatuaggi che mi fanno suicidare la vagina solo a vedervi
(ciao mamma, non ti arrabbiare se scrivo cose volgari, sai che sono fatta così!)

Cominciamo con un classicone. Il proprio nome. 
Non ho mai capito cosa spinga la gente a tatuarsi il proprio nome. Magari se fai un incidente, perdi la memoria, non sai più nulla della tua vita, almeno hai la certezza di avere sempre con te il tuo nome.
Che poi, quello che mi urta di questo tipo di tatuaggi, non è solo il nome, quanto il font scelto. Non so, sarà perchè è così comune che mi fa sanguinare gli occhi, però io questa roba non posso vederla. Tanto più che ve la fate tutti sulla stessa parte del corpo.
Nome + Font + avambraccio: BIG NO.

Sulla stessa strada, sempre sulla scia dei classiconi: la data di nascita scritta coi numeri romani.
Seriamente. Ma perchè? Specialmente quando questa diventa più lunga del vostro codice fiscale.
BIG BIG NO.

Più fastidioso ancora del nome scritto sull'avambraccio, in quel cazzo di font di cui non ricordo nemmeno il nome: il proprio nome scritto in cinese/giapponese/coreano. Signori, quando lo capirete che in cinese/giapponese/coreano e in una lunga serie di altre lingue non esiste l'alfabeto come nelle altre lingue occidentali? Quando lo capirete che lì non c'è scritto Andrea, Luca, Marco, ma molto più probabilmente "tartaruga ritardata" o "delfino curioso"? Riprodurre in modo fonetico il vostro nome, usando dei caratteri orientali, senza sapere poi cosa quei caratteri significhino realmente, vi fa passare da idioti, è giusto che voi lo sappiate.


Capisco che il cinese non sia una lingua facile, credetemi, dopo aver iniziato a studiarla me ne rendo tragicamente conto. Ma l'inglese. L'inglese è letteralmente sulla bocca di tutti. Se scrivi una cagata in inglese su google, questo te la corregge automaticamente. Ecco perchè trovo atroce il fatto che esistano persone che si fanno tatuare una scritta sbagliata in inglese. MA. COME. FATE.
Se siete insicuri, cercate su google.
Se non masticate niente di inglese, nemmeno i colori primari, ma scrivete in italiano santiddio.
(ora si che avrai qualcosa da rimpiangere, picio)

La prossima è una delle peggiori, per quanto mi riguarda. Non credo ci siano bisogno di spiegazioni, penso basti una foto e capirete il perchè del mio disprezzo verso il genere di uomo che ha questo tatuaggio.

Che poi, sinceramente, piazzo sullo stesso livello quelli che hanno questo altro tatuaggio, perchè devi avere davvero un cervello piccolo piccolo e perchè le generalizzazioni sono sempre la via più facile verso la stupidità.
(vorrei augurare a questi individui di trovarsi una fidanzata con un padre celerino, ma sarei davvero troppo cattiva - o forse no?)

Siamo italiani, e va bene. Siamo mammoni, e va bene. Ma se c'è una cosa che non mi va bene, è il tatuaggio con scritto quanto amiate vostra madre. Già dobbiamo avere a che fare con uomini che ci ricordano costantemente che non siamo brave/pazienti/buone cuoche quanto vostra madre, non ci vogliamo anche vedere un tatuaggio 24/7 che ce lo ricordi, grazie.

Così come non mi serve un tatuaggio con il nome  della tua ex. 
E voglio dire, io sono la prima ad avere dei tatuaggi che mi ricordino le mie storie del passato. Ma i nomi... proprio no.

Siamo quasi giunti al termine di questa inutile classifica.
Che poi non è nemmeno una vera classifica, visto che gli esempi sono messi in modo totalmente casuale. Almeno, fino ad adesso.
Gli ultimi due sono probabilmente gli esempi che più odio.
Se TU, uomo medio, che stai leggendo questo blog (quindi probabilmente nessuno!), possiedi uno di questi tatuaggi, sappi che io e te non potremo MAI avere una storia, di nessun tipo.

Secondo posto:
se lo aggiudicano i temi religiosi.
Uomo, mi devi spiegare come faccio a prenderti seriamente in... certi momenti intimi (diciamo così) quando ho il faccione di Padre Pio che mi fissa. Dai, seriamente. Mi sembrerebbe di fare lo spogliarello davanti al mio catechista delle elementari.
Ci sono cose che proprio non posso vedere, questa è tra quelle.




Ma il primo posto in assoluto, è solo per lui.
Chi potrebbe esserci peggio del faccione di Padre Pio?
Ma lui, il faccione dell'uomo verso il quale provo un disgusto e una repulsione pari a quella che provo solo per l'odore di cavolfiore bollito:
E non solo il suo faccione, anche la frase più inflazionata nel mondo dei tatuaggi:

Ecco. Con un braccio del genere, potresti anche essere l'uomo dei miei sogni. Ma con quella roba addosso la mia reazione è una sola:

Avrò i gusti difficili?
Probabile SICURO.

Ma che posso farci? Sono una donna dalle tante pretese.
E vorrete scusarmi se potrei trovare di gran lunga più sexy un uomo che ha un tatuaggio con qualche tema Disney/cartoon/qualche nerdata da videogiochi piuttosto che uno degli esempi citati sopra.

E se da piccola volevamo il principe azzurro perchè guardavamo troppi cartoni animati, quando poi ti ritrovi a 24 anni saresti disposta a sposare uno che i cartoni animati ce l'ha tatuati addosso.
La vita è proprio strana. No, momento.
Le donne sono proprio strane. No, momento.
Io sono proprio strana.

Tanto lo sappiamo tutti, morirò sola.
Quindi tanti saluti e baci.


martedì 17 marzo 2015

Disperazione trasloco - Parte 3


I gotta feeling that this house is gonna be a good house #

# That this house is gonna be a good house #
# That this house is gonna be a good house #

Sono scesa dall'Overground a New Cross canticchiando questa canzone, cercando di convincere Coinquilina e Fidanzato della coinquilina che, con un po' di ottimismo, questa avrebbe potuto essere LA casa. 
Anche perchè, per la prima volta, saremmo stati tutti e tre a vedere una casa. Il che potrebbe essere sia una figata, sia una tragedia. Soprattutto visto che io e Fidanzato della coinquilina riusciremmo anche a discutere su questioni insignificanti come "di che colore è il cielo?"



Tralasciando il fatto che il padrone di casa sembra un ibrido mal riuscito tra Jai-Z e un buttafuori alto due metri, largo tre. 

Tralasciando il fatto che per arrivare dentro la casa ci sono più scalini di quanti ce ne siano nella Torre di Pisa e se mai quando arriverò a casa ubriaca, le prime volte sarà un sacco divertente vedermi rotolare come un salame.

Tralasciando il fatto che in tre ci siamo messi a contrattare in modi estremi che manco nei souk di Marrakech, altrimenti queste maledette referenze non le avremmo MAI avute.

Tralasciando il fatto che il giardino è più grande di tutto il resto della casa e non c'è nemmeno il tavolo da pranzo (a questo proposito, mi sa che spenderemo i miliardi da Ikea).

Tralasciando il fatto che il bagno confina con la cucina. DI NUOVO.

Tralasciando il fatto che....
SPOILER

ABBIAMO PRESO LA CASA


C'è da dire una cosa: la zona è nettamente meglio della casa in sé.
Dopo aver visto tot case penso di poter essere giunta a una conclusione. Puoi avere una brutta casa in una bella zona o una bella casa in una brutta zona. Ieri siamo andati a vedere una casa... no, era un castello. Aveva una cucina più grande della mia casa in Italia, un living room grande quanto il nostro attuale appartamento, al piano di sopra due belle stanze grandi e il bagno, alla modica cifra di 1300£ al mese, che è davvero, davvero un prezzo basso. E le foto non rendono nemmeno giustizia.



Il problema? La zona. Oltre al fatto che era lontano dalla fermata della DLR, per entrare nell'appartamento bisognava passare per due vicoli bui e orribili. Di quelli così brutti che di notte hai paura che potrebbero spuntare Jack lo squartatore e Hannibal per farti a pezzi e banchettare con le tue interiora nel giorno di Natale. 
Questa casetta costa meno di 1300£, è anche nettamente più piccola. Probabilmente è grande quanto il living del castello, però la zona è eccezionale. 

È nella via centrale, abbiamo un pub e un ristorante cinese DAVANTI casa, AKA diventeremo ciccioni e alcolizzati, e un tatuatore SOTTO casa AKA Valentina diventerà povera e ancora più tatuata.


A questo punto, magari, vi chiederete: ma perchè questo post si intitola "parte 3" e non "capitolo finale"? Eh, la fate facile.
Pensate davvero che finchè non avrò portato fino all'ultimo paio di mutande nella casa nuova, non succederà più niente? Poveri illusi. Conoscendo il nostro altissimo livello di sfiga, tutto può ancora accadere. 
TUTTO.

Soprattutto perchè dobbiamo ancora portare tutte le scartoffie in ufficio e firmare il contratto vero e proprio.


Di poche cose sono sicura, ora come ore:
  • posso cancellare tutti gli allert da parte dei siti di ricerca casa che mi intasavano la mail ogni singolo giorno
  • mi sento come dopo aver dato un esame: senza forze e con quella sensazione di "cosa farò adesso delle mie giornate visto che non devo più studiare setacciare tutto internet alla ricerca di una casa?"
  • siamo tutti molto più poveri e per le prossimi due mesi mangeremo fagioli, patate bollite e roba scaduta del Tesco (niente di insolito, a parte i fagioli e le patate!)
Ma tutto questo passa in secondo piano, comparato al fatto che oggi ho fatto una cosa che ho sempre considerato "da adulti". Caspita, ho firmato un atto per fermare una casa. Ci sarà un contratto con il mio nome sopra (questa non è voluta, ma per chi conosce il mio cognome, è piuttosto divertente).


I miei compagni delle medie si sposano, convivono o fanno figli.
Io mi emoziono perchè ho messo la mia firma su un pezzo di carta che mi ha fatto sentire un'adulta.
Grazie, San Patrizio. Stasera ho brindato anche in tuo onore.

Disperazione trasloco - Parte 2

L'altra sera ho conosciuto un ragazzo molto carino. Italiano. Sì, ho una specie di radar per gli uomini italiani. Saranno i capelli rossi, saranno gli occhi azzurri, sarà che uno dei miei amici maschi qui a Londra dice che sembro irlandese (che è tipo il miglior complimento che una persona possa farmi), ma tant'è, solo gli italiani si approcciano.
Comunque.
Conosco questo ragazzo, si ride e si scherza, accento romanaccio di quelli burini burini, quindi al primo "me cojoni" ero già innamorata. Ad una certa, la quantità di alcool presente nel mio corpo mi ha fatto presente che sarebbe stato meglio andare a casa, visto che il giorno dopo avrei dovuto lavorare. Gli lascio il mio numero, senza nemmeno pensare di chiedergli il suo, e tanti saluti e baci.

Questa inutile premessa perchè?

Perchè conoscendomi, e alcuni di quelli che leggono questo blog mi conoscono piuttosto bene, ora sarei attaccata al telefono giorno e notte in attesa di una chiamata del bel romano.

E invece.
Invece la mia disperazione da case è talmente spropositata, che salto ogni volta che suona il telefono. Ma non sperando che sia lui, quanto piuttosto che sia un qualsiasi agente immobiliare che mi richiama dicendomi che ha trovato la casa dei miei sogni. E sono così in paranoia per 'ste case che, quando poi il romano mi ha scritto, ho emesso un verso di estremo disappunto perchè non era un agente immobiliare.
CAPITE?

La mia disperazione è aumentata questa mattina.

Dunque, ieri sera sono uscita, diciamo che ho bevuto la solita dose di alcool del lunedì sera. Diciamo che sono tornata ad un orario non proprio normale. Diciamo pure che ero distrutta. 
Quel simpatico burlone del Fidanzato della coinquilina decide di prendere un appuntamento per vedere una casa alle DIECI DI MATTINA. 
Sveglia alle otto.
Bestemmie.
Il mio primo pensiero, mentre mi preparavo per andare a prendere il pullman, è stato "spero di non vomitare addosso all'agente immobiliare". 
Questo può farvi immedesimare nella mia situazione fisica/mentale.

Cosa può rendere ulteriormente peggiore questa situazione? 
Niente. Magari.
Allora io mi gioco l'asso di briscola:

 UNA SCOLARESCA DI 20 BAMBINI, ETA' MEDIA 10 ANNI, CHE SALGONO SUL PULLMAN E INIZIANO A URLARE COSI' FORTE DA SOVRASTARE LA MUSICA DEL MIO LETTORE MP3.

Credo di non essere mai scesa da un pullman tanto velocemente in tutta la mia vita. Quanto sono arrivata alla mia fermata ho fatto uno scatto che manco una gazzella con problemi alla gambe davanti a una mandria di leoni.

E tutto questo per cosa poi?
Per andare a vedere una casa con un bagno in cucina. UN BAGNO. IN. CUCINA. Ma vi pare normale? Un soave profumo di arrosto esce dal forno... e si mischia con un soave odore di merda. 
Thanks, no thanks.


Io vorrei capire chi progetta la case a Londra. Davvero. Ma per riempirlo di calci nei denti.

Visto che siamo donne organizzate e non ci perdiamo d'animo, abbiamo in lista altre case per i prossimi giorni.

Io sono a quota 7 case in due giorni. E sono esausta. 
Un po' perchè sono stata off ieri e oggi e non ho fatto altro che girare come una trottola per tutta Londra. Un po' perchè sto spendendo un sacco di soldi per ricaricare la Oyster, visto che ho avuto la GENIALE idea di fare l'abbonamento solo per i pullman questa settimana (per risparmiare), e negli ultimi due giorni mi sono ritrovata a prendere metropolitana, Overgrund, DLR, sticazzi, spendendo una fortuna e non risolvendo una cippa di niente. E un po' perchè è davvero estenuante sentirsi dire che siamo troppo poveri/con un lavoro schifoso/a Londra da troppo poco.

E non è che non le prendiamo perchè siamo snob e schizzinose eh. Ma perchè con questa storia delle credenziali ci stanno uccidendo. 
Oggi un'agenzia mi ha dato appuntamento per vedere una casa e mi ha mandato per email la GUIDA. Sono così psicopatici  organizzati che hanno addirittura una guida su come funziona affittare una proprietà con la loro agenzia. Tutto molto bello, fino a che non arrivo a leggere questa pagina. Motivo per il quale ho gentilmente disdetto l'appuntamento, ingoiando un vaffanculo grosso come un fagiolino che ti va di traverso e ti esce dal naso.
Mi chiedo seriamente se il prossimo requisito sarà anche la fedina penale, uno storico delle malattie famigliari, una lista di ex fidanzati, una fotocopia della mia dieta e una prova di quanto esercizio fisico faccio al giorno, l'albero genealogico per almeno 10 generazioni e una fetta di culo. Ma che sia quello nostrano, altrimenti niente, salta tutto.

E non mentire. Perchè se menti, noi lo sapremo. Abbiamo contatti nelle migliori organizzazioni criminali del mondo, compreso B-613 (guardate Scandal), quindi se ci dici che oggi hai i calzini uguali e invece scopriamo che sono uno rosa e uno fucsia, non ti ridaremo mai indietro i 328734548547 pound che ci hai dato come caparra.



Immerse in questo mare di merda disperazione, le cose non potrebbero che scivolare più nella merda desolazione nell'attuale casa.
Un giorno o l'altro, prometto, scriverò un intero post su tutte le cose che ci sono successe da quando ci siamo trasferite qui. E credetemi, sono davvero tante e una più assurda dell'altra.
Credo che il tocco di classe, il modo amorevole che questa casa ha per dirci addio a suo modo, sia  il boiler rotto.
Esatto.
Siamo senza acqua calda, di nuovo.
Qualche giorno fa ho sperimentato una nuova attività 
DI-VER-TEN-TIS-SI-MA
Volete sapere di cosa si tratta? Beh, ve lo mostro subito, visto che tanto mi appresto a replicare a breve.
Sì.
Mi tocca usare il bollitore del té per lavarmi i capelli.
E non vi racconto quanto sia divertente fare la doccia.



giovedì 12 marzo 2015

Disperazione Trasloco - Preambolo e parte 1

Lo sapevo, anzi probabilmente lo sapevate anche voi.
Potevo veramente lamentarmi settimane, senza partorire un post sul mio blog (che comunque leggete in tre, inclusa mia mamma - Ciao mamma, tra l'altro)?
Ovviamente no. Tanto che ho anche lanciato l'hashtag #deliriotrasloco su Facebook!
E il topic questa volta è:
*rullo di tamburi*

Valentina cerca casa a Londra


C'è da fare una premessa della premessa: per la mia piccola esperienza, e per quelle che ho raccattato in giro da altri italiani (e non), c'è da dire che nessuno, o meglio il 90% di quelli che conosco, ha una casa con un contratto vero e proprio.
Londra è fatta di questa strana catena di subaffitti, dove Mister Harry (NO. Non Harry il principe, l'amore della mia vita. Scegliamo un nome fittizio, ma comunque la maggior parte degli inglesi si chiama così, quindi diamo a Harry quel che è di Harry) è proprietario di una casa, la affitta a X, che subaffitta una stanza a Y, che subaffitta la cantina a Z, che subaffitta la soffitta a Q, che subaffitta la mansarda al macellaio, che uccide il bue, che bevve l'acqua, che spense il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che mangiò il topo che al mercato (di Brick Lane) mio padre comprò (e mi auguro per te che tuo padre non sia in affitto).
Come al solito, sono andata fuori dal seminato. Il senso è: difficilmente qualcuno ha un contratto d'affitto in regola.

Quelle rare volte in cui riesci ad essere in regola, e riesci ad affittare un intero appartamento, devi possedere certe referenze, e le strade sono poche:
- Lavori, e hai un lavoro da abbastanza tempo/che ti permette di guadagnare abbastanza per dare delle garanzie all'agenzia/al privato che non lo lascerai nemmeno un mese senza affitto (motivo per il quale, se non lavori, ti chiedono un deposito che varia dai quattro ai sei mesi anticipati di affitto. Certo, sono soldi che ti ridaranno una volta che deciderai di andartene, ma comunque STICAZZI).
- Sei uno studente e hai mammina e papino che possono farti da garante. In quel caso puoi affittare anche Buckingham Palace, se i tuoi guadagnano bene.


Nel caso tu non possa permetterti un appartamento, puoi sempre optare per una stanza, singola o doppia o condivisa. Quando affitti una stanza, a meno che tu non vada a vivere con tutte persone che conosci, finirai per ritrovarti in una casa con 4 pakistani, un russo e una coppia dall'aria losca. Almeno, questo è quello che è successo alla mia coinquilina, prima di venire ad abitare nella nostra attuale casa. Con questi simpatici individui sconosciuti dovrai condividere il bagno, il frigo e le zone comuni come il salotto o, se sei molto fortunato, il giardino. A me va bene tutto, mi piacciono gli ambienti multiculturali, se no non sarei mai venuta nella città più multiculturale del mondo. Però sono anche piuttosto schizzinosa, soprattutto per quanto riguarda il mio bagno, la mia doccia e il MIO cibo nel MIO frigo. E non sono il tipo di persona socievole che prova piacere nel fare colazione con dei coinquilini sconosciuti.


QUINDI.

Che case cercare a Londra?

La prima volta che ho aperto uno dei siti principali per cercare casa mi sono state vomitate addosso parolacce come sudio, double bedroom, roomshare, furnished/unfurnished, flat.
Fermi tutti.
Io volevo morire, andare alla Decathlon, comprare una Quechua e stabilirmi a Hyde Park.
Facciamo un attimino di chiarezza.
Studio: quello che noi chiamiamo monolocale, con la cucina e la camera da letto nello stesso spazio, almeno normalmente è così.
Single/double bedroom: spesso intendono che la camera è singola e si riferiscono solo al letto a una o due piazze. Se i letti sono due si tratterà di una schifosissima share. Soprattutto quando si tratta di una stanza in una casa con 6 sconosciuti.
Il flat non è altro che l'appartamento.
E con furnished intendono che dentro ci sono i mobili, unfurnished che è completamente vuota.
Un'altra parola che risuonerà come campane a festa, specie se state cercando una stanza in una casa condivida con 8 sconosciuti, sarà ensuite, che fondamentalmente significa che avrete un bagno nella vostra camera.

Ora, i modi migliori per cercare una casa sono questi:
- Vai di persona in agenzia.
- Usi il tuo migliore amico: internet. Nello specifico, i migliori siti che tu possa usare sono Gumtree - l'amico albero di gomma che ti aiuta a trovare casa/lavoro/animagemella/loziodamerica oppure più nello specifico Right Move (che secondo me è strafigo perchè puoi disegnare, come un bimbo speciale, la zona che ti interessa direttamente sulla mappa) oppure ancora Prime Location altro sito, secondo me, fatto molto bene ed in ultimi Find a Flat, pensato per gli appartamenti, e Spare Room, più indicato per le camere, dove ci sono ottomilamiliardi di annunci (ma MAI iscriversi alla loro mailing list, o riceverete quintali di mail con annunci inutili che nell'80% dei casi nemmeno rispecchiano i vostri canoni di ricerca).
Ciò non toglie che ci siano una marea di gruppi su Facebook che vi possono aiutare (vedi italiani a Londra o simili), però finchè c'è un'agenzia di mezzo IN TEORIA si va sul sicuro.
In teoria, perchè se pensate di essere furbi italiani, qui troveranno comunque il modo di fregarvi. Mi hanno raccontato di persone andate tramite "agenzie" fittizie, che avevano addirittura un ufficio. Queste hanno mostrato loro la casa, hanno preso i soldi IN CONTANTI (mai, mai darli in contanti santo cielo) e hanno lasciato le chiavi ai malcapitati. Quando questi poveri cristi sono andati nella casa che gli era stata mostrata, si sono accorti che le chiavi erano sbagliate, che l'ufficio non esisteva più e tanti saluti. Quindi, agenzie sì, ma fate in modo di tenere tracciabilità dei vostri soldi, e state un po' all'occhio.

Vorrei cominciare parlandovi di questa setta mitologica, dai risvolti misteriosi, nella quale lavorano persone con più problemi mentali di un serial killer vegano:

LE AGENZIE

Testimoni di Geova? Il loro livello di stalking sarà nulla a confronto. Anche se vi vorrei far notare come ho trovato la mia casella di posta, dopo una giornata qualsiasi:



Questo accade quando ti iscrivi a troppi siti, crei troppe ricerche e dici ad ognuna di esse di mandarti una mail immediatamente quando una casa, una cantina, una soffitta, un garage, un parcheggio, un loculo al cimitero, rientrano nei tuoi criteri. Praticamente ormai ogni volta che mi arriva una mail, penso che potrebbe essere QUELLA mail, dove c'è l'annuncio di QUELLA casa. QUELLA che rientra nel budget e non è una topaia senza finestre. Quando mi arriva una mail, ormai, ho la stessa reazione del cane di UP.
E no, non è bello. No, non è nemmeno tenero. Specie se stai lavorando e nella tua testa pensi solo "Ciao cliente, cosa posso fare per... SCOIATTOLO".


Comunque, il più delle volte le agenzie manco ti cagano. E quando ti cagano, ti trollano.
Di casi ne abbiamo a valanga.

L'altro giorno mi chiama un'agenzia per dirmi che aveva una casa fantastica da propormi. Chiedo l'indirizzo:
Idiota: - hgfvydyd road
Vale: - Scusi, può ripetere?
Idiota: - syuidujhbkjb road
Vale: - Ok, mi può dare il post code?
Idiota: - Nw7 4rp
Vale: - Ah, nord ovest... ma è in zona 2? Altrimenti non siamo interessate.
Idiota: - Certo, piena zona due.
Bene, chiedo che mi mandi il post code e l'indirizzo per sms e organizziamo una visita alla casa.
Vorrei farvi notare il suo concetto di zona 2.
Guardate dov'è il centro. Guardate dove abitiamo ora, che è al confine tra zona 2 e 3. Piena zona 2 sticazzi, gira di nuovo la ruota e prova con zona 5.


Un altro caso di agenti immobiliari burloni è il seguente:
non capisco, e mai capirò come "Appartamento con due camere da letto OPPURE con una camera da letto e un living separato dalla cucina" si trasformi in
"Abbiamo la casa perfetta, è uno studio con la cucina separata dalla camera da letto ma senza living"
MI PRENDI PER IL CULO?


La cosa peggiore, PEGGIORE in assoluto è quando le agenzie ti spezzano il cuore come l'adolescente figo che ti piaceva tanto in terza media.
Riesci finalmente a superare le barriere economiche, trovando un'agenzia che non ti chieda di guadagnare quanto la famiglia Beckham - e non parlo solo di David, ma del reddito di David e Victoria messi insieme. 
Riesci a chiamarli - sì, a volte il numero è sbagliato.
Riesci a prenotare una visita perchè, sì, la casa è ancora in vendita - non sapete quanto spesso abbiamo chiamato per una casa messa in vendita un minuto prima, che magicamente era già stata venduta nel momento in cui abbiamo iniziato a parlare con l'agente immobiliare.
Vedi la casa, te ne innamori follemente, contratti con gli altri due, li convinci a bloccarla.

Tutti felici, ma così felici che quasi quasi la usiamo come scusa per ubriacarci.
E POI ACCADE.
L'agente ti scrive che FORSE la padrona di casa non intende affittare a tre persone, dicendoti che ti farà sapere.





Non lo farà mai. 
Esattamente come non sentirai mai il ragazzino di terza media che ti ha distrutto il cuoricino.

D'altra parte, anche cercare casa dai privati non è sempre divertente.
Questa è una delle foto che mi sono capitate  in un annuncio
E va bene che siamo giovani, e va bene che siamo due poveracce, ma santiddio, almeno metti in ordine la camera prima di farci una foto che metterai su un sito per affittarla, NO? No. 

Le mie giornate ormai si articolano così:
Sveglia.
Aprire mail per controllare se ci sono nuovi annunci per le case.
Lavoro.
Pausa pranzo: chiamare tutte le agenzie che hanno chiamato mentre lavoravo.
Lavoro.
Ritornare a casa.
Accendere il pc per controllare le case.
Letto.

Questa situazione è snervante. 



E se prima potevamo permetterci di fare le schizzinose, cercando solo casa a East London, la nostra area di ricerca se è allargata tanto quanto è cresciuta la nostra disperazione, che è esattamente così:

5 Marzo

10 Marzo

11 Marzo


L'8 aprile si avvicina. Data entro la quale la moglie del nostro adorato padrone di casa cocainomane galeotto, ha deciso che dobbiamo alzare le tende. Di questo passo includeremo nella ricerca anche Galles, Scozia, Irlanda del Nord e regni del Commonwealth. 

Quando vi diranno che trovare lavoro a Londra è difficile, scrollate le spalle e impegnatevi di più.

Quando vi diranno che trovare l'uomo della vostra vita a Londra è difficile, pensate alla miriade di locali che ci sono in centro, e vi dimenticherete di aver bisogno di UN solo uomo della vostra vita.

Quando vi diranno che cercare un appartamento con due camere da letto a massimo 1300 sterline al mese, entro la zona 1-2 di Londra è difficile... beh, c'è solo un consiglio che mi sento di darvi