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martedì 17 marzo 2015

Disperazione trasloco - Parte 2

L'altra sera ho conosciuto un ragazzo molto carino. Italiano. Sì, ho una specie di radar per gli uomini italiani. Saranno i capelli rossi, saranno gli occhi azzurri, sarà che uno dei miei amici maschi qui a Londra dice che sembro irlandese (che è tipo il miglior complimento che una persona possa farmi), ma tant'è, solo gli italiani si approcciano.
Comunque.
Conosco questo ragazzo, si ride e si scherza, accento romanaccio di quelli burini burini, quindi al primo "me cojoni" ero già innamorata. Ad una certa, la quantità di alcool presente nel mio corpo mi ha fatto presente che sarebbe stato meglio andare a casa, visto che il giorno dopo avrei dovuto lavorare. Gli lascio il mio numero, senza nemmeno pensare di chiedergli il suo, e tanti saluti e baci.

Questa inutile premessa perchè?

Perchè conoscendomi, e alcuni di quelli che leggono questo blog mi conoscono piuttosto bene, ora sarei attaccata al telefono giorno e notte in attesa di una chiamata del bel romano.

E invece.
Invece la mia disperazione da case è talmente spropositata, che salto ogni volta che suona il telefono. Ma non sperando che sia lui, quanto piuttosto che sia un qualsiasi agente immobiliare che mi richiama dicendomi che ha trovato la casa dei miei sogni. E sono così in paranoia per 'ste case che, quando poi il romano mi ha scritto, ho emesso un verso di estremo disappunto perchè non era un agente immobiliare.
CAPITE?

La mia disperazione è aumentata questa mattina.

Dunque, ieri sera sono uscita, diciamo che ho bevuto la solita dose di alcool del lunedì sera. Diciamo che sono tornata ad un orario non proprio normale. Diciamo pure che ero distrutta. 
Quel simpatico burlone del Fidanzato della coinquilina decide di prendere un appuntamento per vedere una casa alle DIECI DI MATTINA. 
Sveglia alle otto.
Bestemmie.
Il mio primo pensiero, mentre mi preparavo per andare a prendere il pullman, è stato "spero di non vomitare addosso all'agente immobiliare". 
Questo può farvi immedesimare nella mia situazione fisica/mentale.

Cosa può rendere ulteriormente peggiore questa situazione? 
Niente. Magari.
Allora io mi gioco l'asso di briscola:

 UNA SCOLARESCA DI 20 BAMBINI, ETA' MEDIA 10 ANNI, CHE SALGONO SUL PULLMAN E INIZIANO A URLARE COSI' FORTE DA SOVRASTARE LA MUSICA DEL MIO LETTORE MP3.

Credo di non essere mai scesa da un pullman tanto velocemente in tutta la mia vita. Quanto sono arrivata alla mia fermata ho fatto uno scatto che manco una gazzella con problemi alla gambe davanti a una mandria di leoni.

E tutto questo per cosa poi?
Per andare a vedere una casa con un bagno in cucina. UN BAGNO. IN. CUCINA. Ma vi pare normale? Un soave profumo di arrosto esce dal forno... e si mischia con un soave odore di merda. 
Thanks, no thanks.


Io vorrei capire chi progetta la case a Londra. Davvero. Ma per riempirlo di calci nei denti.

Visto che siamo donne organizzate e non ci perdiamo d'animo, abbiamo in lista altre case per i prossimi giorni.

Io sono a quota 7 case in due giorni. E sono esausta. 
Un po' perchè sono stata off ieri e oggi e non ho fatto altro che girare come una trottola per tutta Londra. Un po' perchè sto spendendo un sacco di soldi per ricaricare la Oyster, visto che ho avuto la GENIALE idea di fare l'abbonamento solo per i pullman questa settimana (per risparmiare), e negli ultimi due giorni mi sono ritrovata a prendere metropolitana, Overgrund, DLR, sticazzi, spendendo una fortuna e non risolvendo una cippa di niente. E un po' perchè è davvero estenuante sentirsi dire che siamo troppo poveri/con un lavoro schifoso/a Londra da troppo poco.

E non è che non le prendiamo perchè siamo snob e schizzinose eh. Ma perchè con questa storia delle credenziali ci stanno uccidendo. 
Oggi un'agenzia mi ha dato appuntamento per vedere una casa e mi ha mandato per email la GUIDA. Sono così psicopatici  organizzati che hanno addirittura una guida su come funziona affittare una proprietà con la loro agenzia. Tutto molto bello, fino a che non arrivo a leggere questa pagina. Motivo per il quale ho gentilmente disdetto l'appuntamento, ingoiando un vaffanculo grosso come un fagiolino che ti va di traverso e ti esce dal naso.
Mi chiedo seriamente se il prossimo requisito sarà anche la fedina penale, uno storico delle malattie famigliari, una lista di ex fidanzati, una fotocopia della mia dieta e una prova di quanto esercizio fisico faccio al giorno, l'albero genealogico per almeno 10 generazioni e una fetta di culo. Ma che sia quello nostrano, altrimenti niente, salta tutto.

E non mentire. Perchè se menti, noi lo sapremo. Abbiamo contatti nelle migliori organizzazioni criminali del mondo, compreso B-613 (guardate Scandal), quindi se ci dici che oggi hai i calzini uguali e invece scopriamo che sono uno rosa e uno fucsia, non ti ridaremo mai indietro i 328734548547 pound che ci hai dato come caparra.



Immerse in questo mare di merda disperazione, le cose non potrebbero che scivolare più nella merda desolazione nell'attuale casa.
Un giorno o l'altro, prometto, scriverò un intero post su tutte le cose che ci sono successe da quando ci siamo trasferite qui. E credetemi, sono davvero tante e una più assurda dell'altra.
Credo che il tocco di classe, il modo amorevole che questa casa ha per dirci addio a suo modo, sia  il boiler rotto.
Esatto.
Siamo senza acqua calda, di nuovo.
Qualche giorno fa ho sperimentato una nuova attività 
DI-VER-TEN-TIS-SI-MA
Volete sapere di cosa si tratta? Beh, ve lo mostro subito, visto che tanto mi appresto a replicare a breve.
Sì.
Mi tocca usare il bollitore del té per lavarmi i capelli.
E non vi racconto quanto sia divertente fare la doccia.



2 commenti:

  1. Tu Donnola mi devi spiegare come non fanno ancora a scrivere una sit_com sulla tua vita <3

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    1. ahahahah ma magari :D almeno risolverei il problema "povertà"!

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