london bridge

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venerdì 30 gennaio 2015

Stark vs Lannister - AKA una nuova adepta si è unita alla setta di Game of Thrones

ATTENZIONE! 
Il seguente post è ad alto contenuto di spoiler sulla prima stagione di Game of Thrones, si consiglia a chiunque abbia l'intenzione di iniziare a guardare questa serie, di NON continuare la lettura. Allo stesso modo SI PREGA chiunque sia più avanti di me, o in pari col programma, di NON SPOILERARE niente di quello che accadrà dalla seconda serie in avanti. 
Cerchiamo di rispettarci a vicenda, ragazzi! 

Ebbene sì. Dopo anni di martellamento di balle, siete finalmente riusciti a convincermi a guardare GOT. E devo ammettere che, alla luce di questa prima serie appena conclusa, il mio pensiero è uno solo:
MA PERCHÈ NON L'HO INIZIATA PRIMA?

Devo proprio ammetterlo, mi piace tantissimo! Ma quale sarà, vi chiederete voi (o magari non ve ne frega niente) il momento scatenante che mi ha convinto ad inoltrarmi in questa nuova avventura? Principalmente sono due:

1) Sono in periodo esami, ne ho già passati due e mi sembrava giusto premiarmi iniziando una nuova serie, giusto perchè ho solo 20 giorni per preparare l'ultimo esame della sessione.

2) Ho scoperto l'esistenza di questo essere meraviglioso qui sotto:



















E sì, lo so che arriva nelle stagioni più avanti, ma secondo voi perchè mi sto divorando una puntata dietro l'altra? Io lo amo, un giorno ci incontreremo, ci sposeremo e faremo una marea di figli rossicci, con gli occhi azzurri che nasceranno già tatuati.

Ora, torniamo alla realtà, che è meglio! 
First at first, devo ringraziare Stefania e Eleonora che, dalla prima puntata, rispondono pazientemente ad ogni mio dubbio (e vi assicuro che sono tantissimi) e ridono ad ogni boiata che dico quando non capisco le parentele dei figli bastardi. A loro si sono poi aggiunti Kennon e Federico, che sopportano in modo altrettanto paziente le mie domande da psicopatica che non capisce cosa sta succedendo. Quindi:
GRAZIE


Secondo poi, veniamo al vero senso di questo post. Le mie reazioni, nelle varie puntate, sono una migliore dell'altra, credo come tutti quelli che abbiano seguito la serie in modo appassionato di settimana in settimana, durante la programmazione. E già lì mi chiedo: MA COME DIAVOLO AVETE FATTO? Mi spiego, io le ho viste tutte in due giorni circa, e da una puntata all'altra mi sembrava di impazzire, di essere un fattone con il bisogno sfrenato della sua dose successiva, le ho letteralmente divorate come un goloso divora un'intera torta al doppio cioccolato. E voi, fedeli seguaci che lo seguivate dalla prima stagione, avete dovuto aspettare una settimana intera tra una puntata e l'altra. Avete tutto il mio rispetto, sappiatelo.

Ma veniamo a noi, ecco una hit parade delle mie considerazioni riguardo a questa prima stagione.


  • Chi mi conosce sa che io non sono una grande fisionomista. Potrei vedere lo stesso attore, nello stesso film per cento volte, e poi rivederlo in un film diverso chiedendomi "dov'è che l'ho già visto?" per l'intera durata del film. Questo vi aiuterà a capire perchè sono dovuta arrivare fino alla quinta puntata per osservare bene Ned Stark e mettermi a urlare (nel bel mezzo della notte) MA QUELLO E' BOROMIR! Mi faceva così strano vederlo vivo, ero così felice. Ero. Fino alla nona puntata. Dopo, in realtà sono stata ancora più felice, e più avanti capirete il perchè. A questo proposito vi lascio un video fantastico, il povero Sean Bean dovrebbe far causa al suo manager che gli procura solo film in cui muore, povero!

Le morti di Sean Bean

  • Chi mi conosce sa che, oltre ad essere una pessima fisionomista, ci metto almeno due stagioni per ricordami i nomi dei personaggi delle serie tv. Questo con Got è un casino, perchè spesso un personaggio muore ancora prima che io impari come si chiama. Dopo la prima puntata, per spiegare alle mie due maestre di Got di chi stessi parlando, ho dovuto trovare soprannomi per tutti i personaggi, che sono diventati, nell'ordine: "la famiglia del signor Stak" (gli Stark); "i fratelli albini Danette e Vagino" (i Targaryen) e "i gemelli incestuosi con il nano" (i Lannister)
  • A proposito dei Lannister, ci terrei a dire che li odio, con tutto il cuore. Devono morire male, tutti (eccetto Tyrion che amo alla follia!). Vi lascio quindi con un bello screen che chiarisce il mio punto sulla questione.
  • Non solo provo per i Lannister un odio e una repellenza che ho provato per pochi altri personaggi di altre serie tv, ma il nuovo re bimbominkia Joffrey mi irrita in modi che non possono essere descritti. Più irritante di quando ti prude il naso e hai le mani impegnate, più irritante di quando vuoi dormire e hai un moschino che ti disturba, più irritante della tua ragazza quando le chiedi cos'hai e lei ti risponde "niente", più irritante del vostro ragazzo quando, dopo avergli parlato per mezz'ora, vi accorgete che non vi stava minimamente ascoltando, più irritante del morbillo quando vorresti grattarti ma non puoi. Così irritante che, dopo un'attenta analisi e un accurato brainstorming con l'altro grande esperto di serie tv e mio nuovo compagno di binge-watching di Got, Andrea, siamo giunti alla conclusione che sia paragonabile solo ad un altro personaggio odioso, di un'altra serie che entrambi adoriamo: CHARLOTTE GRAYSON di Revenge. Motivo per il quale, il piccolo Joffrey, da oggi in poi, sarà rinominato Charlotto, in attesa che muoia di morte lenta e dolorosa.
  • Pur non volendo sbilanciarmi subito così, devo dire che propendo decisamente per gli Stark. Probabilmente per un piccolo, cucciolissimo particolare. Questo particolare non è solo bono come il pane. È bono come una fetta di pane e Nutella, con panna montata a lato e granella di nocciola. Giusto per farvi capire, parlo di Jon Snow
  • All'inizio di quest'avventura mi avevano detto di non affezionarmi a nessuno dei personaggi, perchè la maggior parte di loro sarebbe morta in modo inaspettato e io avrei sofferto come un agnellino nei giorni che precedono Pasqua. Così, diciamo per preventivare le mie sofferenze, ho deciso di lanciarmi in un toto-morte. Il patto è il seguente: ci sono quattro morti importanti nella prima stagione, indovinane tre e ti paghiamo da bere. Essendo ad un passo dall'alcolismo, figuriamoci se potevo rifiutare un'offerta del genere. Ecco i miei quattro nomi. In realtà ne ho fatto un quinto, all'inizio della puntata dove quest'ultimo sarebbe morto (senza saperlo ovviamente), la giuria sta analizzando se merito comunque da bere o no. Alla fine, non è servito a niente, ho sofferto come un cane quando Drogo si è tramutato in una piantina, senza più la virilità e quell'aspetto da bruto di cui mi ero tanto innamorata (scusa Ele, lo so che è roba tua, ma dovevo dirlo).
  • Voglio concludere questa carrellata di opinioni personali, che sicuramente non interesseranno a nessuno, con un commento all'ultima scena dell'ultima puntata. Quando la scena del fuoco è iniziata, e ho visto la povera Danette camminarci dentro, la mia faccia era pressappoco questa:
      Un mix tra "ma che cazzo sto guardando?" e "ma lo stai facendo seriamente?", solo dopo ho capito, ovviamente, questa potrebbe essere una delle scene più epiche che io abbia mai visto in una serie tv. 

So che ho preso una pessima decisione. Iniziare qualcosa di tanto geniale durante la pausa esami è probabilmente la cosa più autolesionistica che io potessi fare. Tanto che, i miei amici che mi vogliono tanto bene, hanno iniziato a mandarmi messaggi di questo tipo:
Per fortuna sono SOLO quattro stagioni, con SOLO dieci episodi l'una, che durano SOLO un'oretta circa. Cosa vuoi che sia, basta organizzarsi bene, trovare 30 ore della mia vita a disposizione, probabilmente di notte, e ho tuuuuutto il tempo del mondo per studiare. Tranquilla mamma, prometto che passo anche questo! 
Ma ora, cari lettori, per citare un saggio nanetto del mio cuore
A Mind need book like a sword needs a whetstone, 
like Valentina needs the second season of Game of Thrones

Addio vita sociale.

Ah, quasi dimenticavo, non posso lasciarvi senza segnalarvi due delle parodie della sigla più meravigliosamentemeravigliose che siano mai state concepite:









sabato 24 gennaio 2015

Inauguriamo la rubrica "Se la mia vita fosse una serie tv".

Ammettiamolo. Se la nostra vita fosse una serie tv, sarebbe fantastico. Beh, magari se fosse come New Girl o Glee, dove la gente canta di continuo in mezzo alla strada, sarebbe bellissimo. Se fosse prodotta/scritta/diretta da Shonda Rhimes sarebbe un disastro, e io avrei probabilmente già tentato il suicidio (vedi Grey's Anatomy piuttosto che Scandal).
A me basterebbe una vita da New Girl, o anche da 2 Broke Girls, visto che mi sono sempre ritenuta un ibrido mal riuscito tra Jess e Max.
Insomma, questa inutile premessa perchè? Per arrivare ad una questione semplicissima. Visto che ho aperto questo inutile blog e ancora non ci ho scritto nulla di concreto, direi che è ora di inaugurarlo con una splendida rubrica:

Se la mia vita fosse una serie Tv

AKA
Situazioni improbabili che nella mia vita sfigata non capiteranno mai.

Oggi è mi è capitato proprio il caso classico.
Pur non lavorando più in negozio da almeno sei mesi, oggi ho scoperto che il mio amore adolescenziale folle delle superiori è un cliente della panetteria.
Ora, se la mia vita fosse una serie tv, o quantomeno una commedia americana, come minimo sarebbe andata così.

Essendo con i suoi amici, e non osandosi a parlarmi, avrebbe fatto finta di niente per poi rientrare in negozio, circondato da un'aura luminosa e, avvolto dalle note di "L'amore è nell'aria stasera" del Re Leone (ovviamente c'è una colonna sonora Disney, per chi mi avete presa?), avrebbe esordito con: "Ma tu sei Valentina, la stalker innamorata di me alle superiori". Avremmo parlato di cosa abbiamo fatto delle nostre vite in questi dieci anni (brrrr come mi sento vecchia), probabilmente gli avrei anche raccontato che a 15 anni riempivo interi bloc notes con il suo nome (sento già i cori "buuu sfigata", ma che volete? Ero una povera adolescente innamorata di uno che non sapeva manco come fosse fatta la mia faccia!), lui mi avrebbe detto che all'epoca era un cretino e ora non può lasciarsi sfuggire una rossa così figa. Ci saremmo sposati e avremmo fatto preparare il rinfresco di nozze alla panetteria, galeotto fu il croissant.

MA. Ma la mia vita non è una commedia americana, né tanto meno una serie tv.

Quindi, lui non mi ha riconosciuta, io gli ho sorriso come con qualsiasi altro cliente(...va bene, ho capito, non sono credibile quando scrivo che sorrido a tutti i clienti ), e lui se n'è andato con amici al seguito. Quando è uscito mi è toccato raccontare tutto a Robi che, dopo avermi deriso per mezz'ora per la storia del bloc-notes, tanto per infierire ha fatto partire questa canzone improvvisando un balletto degno di Broadway.


Ma almeno su una cosa siamo d'accordo: se la vita fosse una serie Tv, sarebbe tutto dannatamente più divertente.
INVECE.



domenica 18 gennaio 2015

La vera domanda è: perchè?

Il primo post su un blog generalmente dovrebbe essere quello caratterizzante.

O per lo meno quello che introduce l'autore, dove parla un po' di sé, del cosa l'abbia spinto ad aprire un altro inutile blog in un cyberspazio già saturo di gente che si sente in dovere di dire la sua sempre e incondizionatamente su qualunque argomento, autoincoronandosi l'esperto della situazione.

Se c'è una cosa che sicuramente non si vedrà da queste parti, è proprio questo.

Quiiiindi, cosa ci faccio qui? Onestamente, non lo so.

Sarà perchè alcune amiche mi hanno detto che sono dipendenti dalla mia pagina Facebook e da tutte le idiozie che pubblico quotidianamente e più di una mi ha suggerito di aprire un blog e condensare tutte le mie perle in un unico posto (probabilmente per non invadere le loro home!)

Sarà perchè da quando mi hanno chiuso msn (pace all'anima sua) mi sento molto più triste e abbandonata a me stessa.

Sarà perchè sono in pieno periodo esami e, si sa, pur di non studiare siamo disposti anche a fare le grandi pulizie di primaveraautunnoinvernoestate tutto insieme, quindi perchè non cogliere al volo un nuovo motivo per perder tempo?

Sarà che le mie avventure londinesi sono così surreali che è il caso che inizi a raccoglierle da qualche parte, se mai un giorno volessi farne un libro e diventare miliardaria.


Sarà che ho visto Sex and the City tante di quelle volte che ormai mi sento una piccola Carrie Bradshaw, con una vita sessuale decisamente meno movimentata e divertente 

(anzi, probabilmente il livello più azzeccato sarebbe Bridget Jones, ma sorvoliamo).

Sarà sarà, whathever will be, will be.


Bene, sto divagando, sapevo che sarebbe successo. La smetto di tediarvi con questo primo inutile post (con chi sto parlando poi? Probabilmente questo blog finirà per leggerlo solo mia madre!).


Però almeno sono stata coerente. Avevo detto che il primo post è quello caratterizzante.

Di cosa ho parlato qui? Di niente.
Di cosa parlerà questo blog? Di niente.

Vai così.